Anni di sconfitte per ogni noi. Fiumi di parole e barchette di carta con le loro bandierine colorate, issate a segnalare la loro esistenza, fino alla deriva.
Ed io, che non ho mai compreso perché la colpa non esiste.
Diversità che non possono essere spiegate. Distanze, spesso incolmabili, anche se ci provi. Distanze come il vuoto, che non bastano parole, sentimenti ed azioni. Le distanze sono morsi allo stomaco.
Liar Queen. Vestirmi di una vita diversa ogni nuovo giorno, senza aver mai paura di pagarne il prezzo.
Paura. La mia costante. Sicurezza. La tua costante.
Storie di transfert, di Salvezza, a me tanto cara, ma mai di Assoluzione. La Colpa. Non comprendo perché la colpa non esiste.
Ogni vita non è valsa mai quanto la nostra. Ogni vita non varrà mai quanto noi. Ma.
Liar Queen. Non vestirmi di una vita diversa, ogni nuovo giorno, non mi è possibile.
Lo specchio in penombra la sera riflette tutto quello che non ho mai detto. Rimane lì tutto quello che non ho detto, intrappolato fra gola e aria. Coraggio. Quello che hanno le donne forti.
È il tuo sorriso alla notte, quando ti vengo accanto. È il tuo essere ingenuo al giorno, quando mi vedi, con gli occhi tesi a disegnare un sorriso, come la prima volta. La felicità è fatta di istanti. La felicità è incomprensibile, e non ha senso.
On Air: Placebo – Passive Aggressive