Quello che teniamo fuori

Quello che teniamo fuori, al di là dei confini del corpo, al di là del tempo e degli spazi, al di là di sangue, sudore e lividi sulla pelle, quello che teniamo fuori in realtà è intrappolato in fondo al cuore.
E non bastano sguardi ammiccanti e sorrisi e inviti verbali; non bastano cenni del capo, pensieri annotati su carta, sintonie di pensiero.
Quello che teniamo fuori rimane là dentro, invisibile agli occhi.
Servirebbe una chance, un’altra ancora, o forse la prima, e poi l’ultima.
Servirebbe a renderci fieri di averci provato, servirebbe a sporcarci di nuovo, a rimescolare le impronte, che anche volendo, non potremo mai cancellare indelebilmente.
Perché le colpe rimangono come macchie di inchiostro rosso, e non basta tutta la volontà del mondo, né il tempo, per eliminarle.
Quello che lasciamo fuori è solo un vomitare ansie dopo aver troppo ingoiato vite.
Le nostre, le altre, le tue, le loro.