Lascio tracce in questa vita, le ritrovo nelle altre

Nuvole stanche stanotte.
Porti il bicchiere alla bocca, l’acqua fresca in gola, la lingua umida sulle labbra.
Un altro giorno è passato, un giorno più lungo della vita oltre la morte.
Immagini recenti di qualche anno fa, ma di quale vita non ricordi più.
Lividi sulle ginocchia – “Ma non importa, tanto poi passa, non fa male tranne se tocchi” – mi ricordano di quando per un attimo non ho più sentito quel vuoto.
Tracce di matita sulle labbra, a volte interrotta, portata via dalla sua bocca.
Pensieri a tratti fanno capolino nella mente: “Dio! L’avrò cancellato? Che ore sono? Si è fatto tardi!”
Voglia di una sigaretta: “Ti prego fammi fare un tiro, dalla tua, solo una volta!”
Brividi lungo la schiena: “Dammi quella coperta”
Chiudi la mente, riempi quel vuoto, trattieni il respiro, fatti abbracciare, fai un lungo pianto.
Nuvole stanche stanotte. Domani ancora di più.

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