Animali allo sbando

Fossimo soli, un letto e due candele accese, ti chiederei perchè sei lì con me.
Fossimo soli, su lenzuola sgualcite, ti chiederei perchè proprio me.
Fossimo soli, la musica, la luna e noi, ti chiederei cos’ho che non va, cos’ho che mi rende speciale, cos’ho che mi corrode da dentro.
Ti chiederei di far finta di essere altri, di essere altrove.
Ti chiederei di mentire su tutto.

Sogno, irrealtà o vita parallela.

E fiumi di vino, sopra di noi, a lavare le colpe, perchè l’acqua non basta, è troppo pura.
E il nero della notte, dentro di noi, a celare le colpe, perchè la luce risalta, ed è troppo amara.
Ed il vento dell’autunno, fra di noi, a soffiar sulle colpe, a cambiare i destini.

Il vuoto mi divora da dentro, mi ruba l’aria, mi fa morire ancora un po’.

Lascia che poggi le mie labbra sulle tue, per chiudergli ogni via d’uscita.
Forse lo fermo un istante, baciandoti.
Forse lo fermo un istante, ingoiandoti.
Lascia che rimanga ancora un istante. Rimani anche tu dentro di me.

Lasciami libera, ma légami i polsi.

E prendimi ora, ora o mai più.
Già domattina sarà tutto un miraggio o un ricordo dissolto, che non sai è già stato o se accadrà.
Tempi dilatati, calore dei corpi, gocce di cera sui bordi del letto.

Fammi ascoltare il dolore ad occhi socchiusi, fammi assaggiare il tuo odore a mani legate.
Gemiti sempre più intensi a sovrapporsi al nostro inconscio.
Urla sempre più forti a coprire il frastuono dei nostri silenzi.

Sogni ricorrenti, luoghi già noti, dettagli mai importanti.
Porta con te queste cose inutili su cui mi soffermo, portamele quì, come averi preziosi.
Elogia il diverso, esalta lo sbagliato, per una volta loda i miei errori.
Metti l’accento sul tempo debole mentre ti muovi dentro di me.

La ferocia dei nostri corpi; animali allo sbando di queste notti.

Nudità verbale

Liberarsi dai vestiti, sciogliere quei legami come un reggiseno sganciato, respirare a fondo.
Scendere giù gli slip, percorrere i solchi lasciati sui fianchi e sorridere per esserne priva.
Scendere dai piedistalli, piedi nudi a terra per sentirne il contatto.
Togliere sciarpe, collane, bracciali, slegarmi dalla realtà, dalle apparenze, dalle finzioni.
Essere nuda, sola con me stessa, coperta dai miei errori e con i difetti in bella vista, non aver vergogna nè paure, camminare a testa alta.
Libertà dalle apparenze, dai giudizi, dalle parole, nudità verbale.
Togli tutti quei vestiti B., perché di essi non ne hai bisogno.